Nel cuore di un pomeriggio apparentemente tranquillo, un evento sconvolgente scuote gli equilibri precari delle vite dei protagonisti. Yesim, consumata dalla sua sete di vendetta e frustrazione, si trova a confrontarsi con la zia, la quale, vedendola agire in modo sconsiderato, la rimprovera con fermezza. La donna cerca di riportarla alla ragione, esortandola ad abbandonare il suo atteggiamento vendicativo, ma Yesim, testarda e inflessibile, rifiuta di ascoltare. Le parole della zia sono come benzina sul fuoco della sua rabbia, e quando la donna si allontana, Yesim resta lì, divorata dal rancore e dalla voglia di distruggere tutto ciò che le ricorda il passato che tanto odia.
Nel frattempo, lontano da questo scontro, Beram riceve una notizia devastante. Un amico gli racconta di un attentato a Oltan, rivelando che il vero bersaglio era Tolga. In un gesto di coraggio inaspettato, Oltan si è frapposto, ricevendo il colpo destinato al figlio. La rivelazione lascia Beram senza parole, incapace di comprendere un simile sacrificio. Il pensiero che Oltan abbia rischiato la vita per Tolga lo getta in un vortice di emozioni contrastanti, tra stupore, ammirazione e una crescente inquietudine per il futuro.
Ma il dramma non finisce qui. Nel giardino di casa, Yesim trasforma la sua ira in un atto di pura distruzione. Con una calma glaciale, ammucchia tutti i libri di Gous Diè e li dà alle fiamme, osservando con un sorriso soddisfatto le pagine che si accartocciano nel calore ardente. Ma il suo trionfo è di breve durata. L’arrivo improvviso di Gous Diè cambia tutto: vedendo i suoi preziosi libri ridotti in cenere, la donna si lancia disperata verso il fuoco, nel tentativo di salvare il salvabile. La scena degenera in un confronto violento quando Yesim, con uno sguardo pieno di disprezzo, la provoca rievocando ricordi dolorosi. La rabbia di Gous Diè esplode incontrollata: afferra Yesim per i capelli e la trascina minacciosamente vicino alle fiamme prima di respingerla con forza. Spaventata, Yesim indietreggia e inciampa sulla zia, che interviene cercando di riportare la calma. Nel frattempo, Zeineb, in preda al panico, afferra il tubo dell’acqua per spegnere le fiamme e salvare almeno alcuni dei libri.
Nel caos, Gous Diè chiama Tarik in videochiamata per mostrargli le conseguenze dell’incendio e dell’ennesimo gesto folle di Yesim. Ma la sua reazione è sorprendentemente fredda. Tarik minimizza la situazione, dicendo di non avere tempo per occuparsi di sciocchezze. La sua indifferenza ferisce profondamente Gous Diè, che lo accusa di essere complice nella distruzione dei suoi beni. Ma Tarik, impassibile, chiude la chiamata bruscamente, lasciandola sola nella sua frustrazione, mentre lei e Zeineb cercano disperatamente di recuperare ciò che rimane della sua collezione.
Mentre la rabbia e il dolore di Gous Diè crescono, Tarik si trova ad affrontare una scoperta sconvolgente. Nel suo hotel, rimane sorpreso nel vedere Nial arrivare accompagnata da una bambina e da un uomo dall’aspetto distinto. Osservandoli attentamente, Tarik capisce che qualcosa non quadra: Nial gli aveva detto di essere sola, senza casa né aiuti, ma ora appare in una situazione ben diversa. I sospetti si insinuano nella sua mente e, determinato a scoprire la verità, decide di seguirli con discrezione.
Nel bagno di casa, Yesim cerca di calmarsi dopo lo scontro con Gous Diè, ma la rabbia ribolle dentro di lei. Sfoga la sua frustrazione sulla zia, accusandola di averle impedito di sposare Tarik e ottenere la sua ricchezza. La zia, esausta dai suoi capricci, la ammonisce severamente: il suo comportamento impulsivo la sta conducendo alla rovina. Se vuole davvero ottenere ciò che desidera, deve smettere di agire con ira e iniziare a usare la testa. Ma Yesim, testarda e arrogante, rifiuta di ascoltare. Con un tono glaciale, le dice che o è dalla sua parte o può andarsene. La zia, delusa, la guarda con rassegnazione e mormora tra sé che Yesim è solo una stupida, destinata a perdere tutto.
Intanto, Elmas e Gous Diè sono sedute in un bar, immerse in una conversazione tesa. Guardano un video ripreso alla stazione, dove Yesim appare in compagnia di Burku. Gous Diè sospira, convinta che quel filmato da solo non sarà sufficiente per incastrarla, ma Elmas ha un piano. Se il video viene accompagnato da una denuncia ufficiale e affidato al procuratore giusto, potrebbe diventare la chiave per mandare Yesim in carcere. Senza perdere tempo, prende il telefono e chiama un contatto fidato, assicurandosi che la trappola per Yesim sia pronta a scattare.
Mentre la conversazione prende un’altra piega, Elmas riceve una notifica sul cellulare. Leggendo il messaggio, il suo volto impallidisce: è appena arrivata la conferma dell’attentato a Oltan. Sconvolta, chiede immediatamente a Gous Diè se la notizia è vera e se lei e Hilum fossero presenti. Gous Diè, con un’espressione grave, annuisce. Elmas fatica a credere a ciò che sta accadendo.
All’ospedale, Oltan è ricoverato in terapia intensiva dopo un intervento d’urgenza. Tolga si avvicina a un’infermiera per avere aggiornamenti e scopre che l’operazione è riuscita, ma suo padre resta in condizioni critiche. L’ansia lo divora, mentre Hilum cerca di rassicurarlo. Poco dopo, Beram arriva in ospedale, ma rimane nell’ombra, osservando Tolga e Hilum da lontano senza farsi notare. Quando Hilum si allontana, Beram la segue in macchina per un tratto, indeciso se avvicinarsi o meno, ma alla fine, combattuto, si allontana lasciandola sola con i suoi pensieri.
Mentre il destino di Oltan pende da un filo e le tensioni continuano a salire, Yesim si siede accanto alla zia, osservandola mentre con gesti pazienti intreccia i capelli di Oiku. Una volta sola con lei, la zia cerca di parlare con un tono più mite, sperando di far breccia nella sua testardaggine. Le ricorda che, nonostante tutto, le ha sempre offerto protezione e rifugio, ma che ciò è inutile se Yesim continua a lasciarsi guidare dall’odio. La mette in guardia: Gous Diè non è un’avversaria da sottovalutare. Se Yesim vuole davvero vincere, dovrà imparare a usare la strategia invece della rabbia cieca. Ma Yesim sorride con aria di sfida, certa che Gous Diè non potrà mai farle del male. La zia, con uno sguardo severo, la avverte: la sua arroganza potrebbe essere il suo più grande errore.
Le tensioni sono ormai esplosive, e la vendetta si prepara a colpire ancora. Chi sarà la prossima vittima del tradimento?