Gulcemal fissava Mert con uno sguardo che bruciava di rabbia e delusione. Il vento freddo soffiava sulla collina desolata, rendendo l’atmosfera ancora più cupa. Mert, in ginocchio, cercava di difendersi, ma le sue parole erano inutili. “Hai distrutto tutto ciò che amavo, Mert! Hai tradito me, la nostra amicizia, e hai spezzato il cuore di Gulendam!” urlò Gulcemal con una voce piena di dolore.
Con la pistola puntata alla testa di Mert, il dito di Gulcemal tremava sul grilletto. Ma nel momento cruciale, qualcosa dentro di lui lo fermò. Pensò a sua sorella Gulendam, al bambino che avrebbe dovuto crescere in un mondo migliore. “Vivere nella paura sarà la tua condanna,” disse Gulcemal, lasciando Mert in preda al panico, abbandonato sulla collina.
La Notizia Straziante
Gulcemal tornò a casa con il cuore pesante, ma la notizia del suicidio di Gulendam lo distrusse completamente. Le sue ginocchia cedettero mentre il senso di colpa lo sopraffaceva. “Se solo fossi stato lì per lei… Se solo avessi scelto di proteggerla invece di concentrarmi sull’odio,” pensava.
La rabbia che aveva provato per Mert si trasformò in un dolore paralizzante. Si rese conto che l’odio aveva consumato la sua vita e ora stava pagando il prezzo più alto. Gulcemal giurò di non lasciare che l’odio guidasse mai più le sue azioni.