L’episodio che va dal 24 al 25 maggio inizia con un atto clamoroso di Azra, che vende l’auto di Ipek, intestata però a lei, e spedisce il denaro a Tarik affinché possa pagare un debito a Savi. Questo gesto scatenante si intreccia con un’altra scoperta inquietante: Sezai è distante, sfuggente, e Guzide, insospettita, lo raggiunge a casa. Qui gli chiede chiarimenti sul suo comportamento e sulla figura di Ipek, che lei ritiene “strana” e “inquietante”, arrivando a metterne in discussione l’onestà per il possesso di due auto.
Ma Ipek, che ha ascoltato tutto, irrompe nella stanza furiosa. Accusa Guzide di cercare di metterla contro il padre e mente, affermando che Guzide le avrebbe chiesto perché è tornata dal Canada. Sezai tenta di calmarla, ma Ipek lo zittisce e continua ad accusare Guzide di odiare sua figlia. Guzide, ormai stanca, se ne va dichiarando che Ipek ha bisogno di uno psichiatra. Rimasti soli, Sezai rimprovera duramente Ipek, sottolineando quanto conosca bene Guzide, amica da 40 anni, e la sua sincerità.
Nel frattempo la tensione sale alle stelle altrove: Hakan, in fuga, si nasconde nella cantina della casa dove vive Zeinep. Quando la ragazza vi scende per recuperare attrezzatura da campeggio per Ozan, Hakan la aggredisce puntandole un coltello alla gola. Ozan sente un rumore e corre giù, ma si trova davanti a una scena terrificante: Hakan minaccia di uccidere Zeinep se non gli darà un’auto per scappare. Ozan, disperato, cede le chiavi. Dopo la fuga, lo insegue in moto e lo affronta nel bosco, picchiandolo fino all’arrivo della polizia, che arresta Hakan.
Parallelamente, Mualla viene accusata da Karaman di voler scatenare una guerra tra famiglie, facendo incastrare Tolga dalla mafia coreana. Lei si difende dicendo che se Tolga fosse nei guai non avrebbe tempo per Oylum. Karaman perde le staffe, la accusa di intromettersi, e le dà un ritaglio di giornale. Mualla, sconvolta da ciò che legge, si zittisce.
In prigione, Guzide visita Hakan per avere conferme sul suo legame con lui, ma una telefonata dal laboratorio le rivela che non è suo figlio. Hakan allora si trasforma, insultandola e smascherandosi per quello che è. Umit, fuori di sé, lo colpisce.
In ospedale, Selin, afflitta dai dubbi su Tolga e dalle pressioni, decide finalmente di testimoniare. Serra e Oltan sono in tensione. Oltan è certo che Selin dica la verità e alla fine ha ragione: Selin dichiara che non ricorda tutto, ma è sicura che Tolga non avrebbe mai cercato di ucciderla. Sperando che questa dichiarazione lo riporti da lei, scagiona il marito.