La nuova puntata domenicale di Betrayal si apre con un colpo di scena ad alta tensione: Guzidè, assorta nei suoi pensieri, rischia di essere travolta da un’auto lanciata a tutta velocità. Solo l’intervento di una donna misteriosa che la spinge via all’ultimo secondo evita la tragedia. L’auto fugge senza lasciare traccia e Guzidè, sconvolta, si interroga se fosse proprio lei il bersaglio. La donna che l’ha salvata però conferma il suo timore: era un attentato. Ancora tremante e piena di dubbi, Guzidè si allontana con il cuore pesante e la mente in subbuglio.
Nel frattempo, Tarik viene scortato da alcuni agenti verso una destinazione che di poliziesco ha ben poco. Non è una stazione, né un vero centro di detenzione. Gli uomini che lo accompagnano sono evasivi e sembrano avere un piano preciso. Quando viene fatto entrare in una stanza angusta e mal illuminata, con le mani ammanettate al tavolo, Tarik capisce di essere in trappola. Chiede il pubblico ministero, un avvocato, ma viene deriso. La tensione sale, soprattutto quando un commissario lo accusa di riciclaggio e gli chiede provocatoriamente se il suo vero nome sia Tarik o Murat. L’ostilità è palpabile e nessuno sembra intenzionato a rispettare i suoi diritti. Tarik, isolato e furioso, concentra tutto il suo odio su Jessim, che sospetta essere dietro a tutto questo.
Nel suo ufficio, Jessim appare fredda e calcolatrice. Parla con Sveda, l’assistente di Tarik, la quale le comunica che da ore il suo capo è sparito e il telefono è spento. Jessim, impassibile, ordina comunque del cibo a nome di Tarik e lo addebita sul suo conto. L’indifferenza con cui gestisce la situazione mostra chiaramente quanto sia parte del piano per incastrarlo.
Intanto, alla villa, il clima è molto diverso. Ozan si prepara per la cerimonia di premiazione, mentre Oilum e Umit cercano di aiutarlo a scegliere l’abito adatto. Quando entra nella stanza, Oilum lo abbraccia entusiasta, felice di condividere quel momento con il fratello. Ma l’abito scelto non convince nessuno. Oilum suggerisce di comprarne uno nuovo, ricordando quanto siano rare le occasioni speciali. La conversazione si fa più personale e malinconica: Oilum parla della sua maternità precoce e della fatica quotidiana, mentre Umit confessa il senso di fallimento per un matrimonio naufragato e una carriera instabile. I due, però, cercano di sdrammatizzare, scherzando sull’idea di aprire un centralino per anime perse.
L’atmosfera si risolleva con l’arrivo di Zeynep, che porta dei dolci preparati da Umit. Oilum e Ozan lo scoprono e lo riempiono di complimenti. Umit confessa di lavorare con Jessim nel catering, un progetto nato quasi per caso ma che si sta già espandendo. La famiglia, finalmente, ha un motivo per sorridere e congratularsi.
Nel frattempo, Guzidè torna alla villa e racconta a Sezai quanto le è accaduto. Ancora sconvolta, stenta a credere che qualcuno possa volerle fare del male in modo così diretto. Sezai la ascolta preoccupato, mentre Ipekk insinua un dubbio inquietante: e se fosse stato Tarik? Guzidè rifiuta questa ipotesi. Il loro matrimonio è finito, ma non crede che lui voglia eliminarla.
Poco dopo, Guzidè consegna a Ozan un pacco: un nuovo abito per la cerimonia. Il figlio la abbraccia, commosso, e corre a provarlo. È un gesto semplice ma pieno d’amore materno.
Parallelamente, Ipekk chiama Sara, che si trova a casa con Selin, la sorella tormentata da comportamenti ossessivi. Selin è ormai immersa in una routine di pulizie compulsive, incapace di fermarsi. Sara, esausta, confida a Ipekk che la situazione è diventata insostenibile. Durante la telefonata, Ipekk esprime la sua frustrazione per non essere riuscita a incontrare Oltan e teme che tra loro qualcosa si stia incrinando. Sara, senza mezzi termini, le suggerisce che forse Oltan non è davvero interessato e che la loro differenza d’età potrebbe essere il vero ostacolo. Ipekk, ferita, non risponde subito ma lascia intendere che non è pronta a mollare.
La puntata si avvia verso il culmine con una scena piena di tensione: nella villa di Guzidè c’è festa per il premio vinto da Ozan. Jessim arriva all’improvviso e, dopo essersi congratulata, si confronta direttamente con Umit. Vuole ufficializzare il loro accordo: diventare soci. Umit è visibilmente a disagio, cerca di calmarla per non attirare l’attenzione di Guzidè, ma Jessim è determinata. La conversazione è interrotta dall’ingresso in salotto dove Jessim si presenta a Oilum e chiede di conoscere Jan, il bambino di cui Oyku parla spesso. Oilum accetta divertita. Poco dopo arriva Oyku da scuola, eccitata e curiosa di vedere quel famoso cuginetto.
Tuttavia, Guzidè non si lascia sfuggire il comportamento sospetto tra Jessim e Umit e li affronta. Chiede chiarimenti, ma Umit è titubante: forse non è ancora il momento giusto per dire la verità.