Nel cuore di una Istanbul piena di contrasti e tensioni, si consuma un capitolo devastante di una guerra familiare che ha ormai oltrepassato ogni limite. La puntata si apre con un’immagine che strazia: Oylum, madre disperata, si presenta al cancello della villa con il cuore in frantumi, pronta a rivedere suo figlio. Ma ad accoglierla non c’è l’amore, solo un portone chiuso e volti di pietra. Mualla, granitica matriarca, esce tenendo tra le braccia il piccolo Jean, e lo mostra come fosse un trofeo, non un figlio da restituire alla madre.

Parallelamente, dall’altra parte della città, il gelo si insinua nella casa di Selin. Un silenzio irreale, medicine sparse, una foto nuziale sul pavimento, e Selin immobile nel dolore. Tolga, sconvolto da tutto ciò che sta crollando intorno a lui, prende una decisione che scuote le fondamenta di ogni equilibrio: è pronto a lasciare tutto, anche la moglie incinta, pur di restare con Oylum.

Mentre la tensione aumenta, anche i drammi familiari si intrecciano con i destini lavorativi. Ozan si prepara al suo primo giorno nella nuova società, ma quando Zelish gli comunica di voler far parte del progetto, il suo volto tradisce un’esitazione che spiega più di mille parole. E mentre si confrontano le loro ambizioni, Azra e Tarik si interrogano sul passato, tra distanze materne e sensi di colpa ancora vivi.

Ma è alla villa di Mualla che il dramma raggiunge il suo apice. Oilum arriva scortata da Guzide, Sezai e Umit. Davanti al cancello, li aspettano uomini in divisa dalla freddezza inumana, più carcerieri che custodi. Hanser, con voce tagliente, ordina loro di tornare indietro. Guzide esplode, accusa Mualla di star commettendo un crimine, di star strappando un bambino alla madre. Le sue parole si infrangono contro un muro di silenzio glaciale. Oilum allora si dispera, calci al cancello, grida, suppliche. Ma Mualla, nella sua roccaforte emotiva, resta impassibile.

Quando finalmente appare con Jean tra le braccia, Oilum allunga le mani, ma Mualla si scansa. Non una parola di conforto, solo una sentenza fredda: non ti meriti tuo figlio. E così, mentre il nome di Jean si spegne in un grido di dolore, Oilum si accascia a terra, distrutta. Guzide la porta via, ma prima scorgono Tolga, fermo a guardare, spettatore muto di una tragedia che ha contribuito a causare. Guzide lo fulmina: “Torna da tua moglie”, gli sputa addosso, disprezzo puro.

Tolga rientra da Selin, la trova immersa nei ricordi, mentre guarda il video del matrimonio. Lei, tra le lacrime, gli dice che già quel giorno lui non era felice. Tolga prova a giustificarsi, le dice che l’ha amata sì, ma come si vuole bene a una persona buona, non come si ama una moglie. Selin crolla, si stringe il ventre, sente il suo bambino come l’unica cosa rimasta. Tolga prepara le valigie. Prima di andarsene, lancia un ultimo sguardo alla foto di nozze: un’illusione ormai sbiadita. Selin resta sola, stretta al ricordo, vuota.

Ma il terremoto emotivo non si ferma. Nazan arriva alla villa di Mualla, chiede di Oylum, ma Ilknur abbassa lo sguardo, imbarazzata. Mualla, fredda come sempre, le racconta che Oylum è stata mandata via perché “indegna” di essere madre. Nazan esplode, urla che Oylum è stata costretta a sposare Beran, che è stata minacciata, che non ha mai avuto scelta. Ma Mualla, rigida, ripete: “Non è degna”. Nazan fugge via, chiama Caraman e gli racconta tutto tra le lacrime.

Caraman ascolta senza fiatare, ma ogni parola è un colpo al petto. Chiude la chiamata e prova a contattare Oylum, ma il telefono è spento. Intorno a lui, solo rabbia e impotenza. E mentre il video della rissa tra Tolga e Caraman continua a diffondersi online, diventando simbolo di un amore impossibile e distruttivo, il dolore diventa virale tanto quanto il filmato.

A casa di Tarik, un’altra tensione prende forma. Jessim, stanca, cerca di gestire tutto, ma Tarik la aggredisce verbalmente, la accusa di essere pigra, incapace. Jessim prova a difendersi, a ricordargli quanto si impegni per la casa e per i figli, ma lui non ascolta. Intanto al ristorante, le amiche Sara e Asra ricevono da Ipec un video che lascia tutti senza fiato. Una nuova rivelazione? Un nuovo scandalo?

In questa puntata carica di pathos, Tradimento si fa teatro della fragilità umana, dove madri e padri si sfidano tra accuse e lacrime, tra verità negate e amori mai davvero compresi. E mentre ognuno cerca di aggrapparsi a ciò che resta, il destino sembra pronto a colpire ancora.