Nella puntata precedente, persi nella foresta, Zelis e Ozan avevano trovato rifugio presso una donna gentile che offrì loro sicurezza nella fredda notte. Ma il destino ha ancora molte sorprese in serbo per loro.

Dopo il furto dell’auto, la coppia trova accoglienza presso due anziani coniugi, che li ospitano con calore e premura. Durante la cena, i battibecchi affettuosi tra i due anziani divertono Zelis e Ozan, finché l’uomo, chiamando la polizia per segnalare il furto, si riferisce a loro come marito e moglie, imbarazzando Zelis ma divertendo Ozan. Il discorso si sposta sui figli e Ozan, con dolcezza, suggerisce che c’è ancora tempo, lasciando intendere un’intesa crescente tra loro.

Più tardi, Zelis, imbarazzata all’idea di dormire sotto lo stesso tetto con Ozan, cerca di posticipare il momento proponendo di preparare il tè. Nel frattempo, Tolga, solo nella sua cucina buia, fissa malinconico una foto di Hilum, mentre cerca di soffocare il dolore con l’alcol.

Nel frattempo, Beram propone a Hilum di andare a una festa per distrarla dal suo dolore, ma in realtà la porta su un pontile, dove tra sguardi intensi e silenzi carichi di tensione, le promette che un giorno torneranno lì e lei sarà innamorata di lui.

A casa di Sezai, la cena si svolge in un’atmosfera conviviale, finché una telefonata interrompe la serenità: l’avvocata Helmas informa Guzide del fallimento di Tarik nel tentativo di sbloccare un conto bancario a Cipro. Guzide sorride soddisfatta, certa che l’indagine darà fastidio a Tarik.

Nel frattempo, alla casa dei signori Durmus, la notte sta per concludersi quando arriva una chiamata: la polizia ha ritrovato l’auto di Zelis e Ozan. Mentre la gioia si legge sul volto di Zelis, Ozan, con un sorriso appena accennato, capisce che non dovrà più dividere il tetto con lei.

La mattina seguente, Guzide nota il comportamento sospetto di Umit e lo costringe a confessare di aver trovato lavoro in un’azienda chimica, ma il suo stipendio è basso. Anche se sollevata, Guzide sente che c’è qualcosa di più dietro le sue parole. Più tardi, la tranquillità della casa di Jassim viene spezzata dall’arrivo della polizia, che la arresta con l’accusa di omicidio. Disperata, Jassim urla la sua innocenza e chiede aiuto a Tarik, ma lui la abbandona al suo destino.

Nel frattempo, Tarik continua i suoi intrighi, cercando di colpire Guzide con un tentativo di corruzione, ma lei, indignata, rifiuta. Più tardi, Zelis riceve una chiavetta USB da consegnare a Ozan al cantiere. Tuttavia, proprio in quel momento, un ex capocantiere armato fa irruzione, minacciando Ozan e chiedendo tre milioni di dollari a Oltan. La situazione precipita finché Tolga, con astuzia, riesce a colpire il sequestratore, permettendo alla polizia di arrestarlo.

Dopo la difficile giornata, Ozan accompagna Zelis a casa e, inaspettatamente, accetta il suo invito a entrare. Mentre lei prepara il caffè, lui rimane immobile, ancora teso, ignaro dei sentimenti che lo stanno travolgendo.