Guelcemal è deciso a punire sua madre, inviterà infatti Zafer a raggiungerlo in cima alla scogliera. Qui affronterà la donna chiedendogli se lo abbia mai amato, quando la donna ammette di non aver mai nutrito affetto per suo figlio, Guelcemal si getta dalla scogliera.
Cinque anni dopo, Zafer è ancora scossa dal suicidio del figlio, che continua ad apparirle in sonno da bambino. Affetta da quelli che sembrano essere i primi segni di demenza senile, Zafer vive con Mert e Gulendam, divenuti genitori di Müjgan.
Anche Deva è diventata mamma, del piccolo Cemal, il figlio avuto da Guelcemal. Quando il bambino scompare nel nulla, preoccupando molto i nonni che danno subito l’allarme.
Scopriamo a questo punto che Guelcemal è vivo e che aveva orchestrato la sua morte per permettere ai suoi cari di vivere serenamente: ha lasciato i suoi beni a sua sorella Gulendam, ha permesso a Armagan di seguire un percorso di riabilitazione per tornare a camminare e a Deva ha permesso di realizzare il suo sogno.
Guelcemal, che non ha mai lasciato la città, incontra per caso un bambino di cinque anni, che scopre essere suo figlio. Questo incontro cambia per sempre la vita di Guelcemal. L’uomo in un primo momento, dopo aver trascorso qualche ora con il bambino, lo consegna alla polizia così da dare modo a Deva di ritrovarlo.