Tutto inizia quando Deva, decisa a salvare suo padre Ibrahim, si ritrova costretta a negoziare con Gulcemal, l’uomo che tiene suo padre

prigioniero. Quando finalmente si ricongiunge con Ibrahim, Deva rimane sconvolta vedendolo in uno stato pietoso, visibilmente segnato

dalle percosse subite durante la prigionia. Profondamente scossa e determinata a porre fine alle sofferenze di suo padre, Deva propone un

accordo: lei prenderà il posto di Ibrahim, a patto che Gulcemal lo liberi.

Gulcemal, noto per la sua crudeltà e ambizione, accetta la proposta, ma non senza mettere in chiaro la sua posizione dominante. Nonostante la situazione sembri sotto il suo controllo, l’odio di Deva nei confronti di Gulcemal cresce sempre di più. I due, che non si vedevano da anni, si affrontano in un acceso confronto che fa emergere anni di rancori e ferite mai guarite. Gulcemal non si trattiene dal ricordare a Deva il suo disprezzo per lei, mentre quest’ultima ribadisce che il tempo non ha fatto altro che alimentare il suo odio verso di lui.

La tensione raggiunge l’apice quando Deva, in un impeto di rabbia e disperazione, afferra una pistola e la punta contro Gulcemal. Quello che doveva essere un gesto per intimorirlo si trasforma in una tragedia: parte un colpo che colpisce Gulcemal al petto. L’uomo cade a terra, lasciando Deva immobile e sconvolta, con la pistola ancora tremante tra le mani. Gulcemal è privo di sensi, e il suo destino rimane incerto: è morto oppure c’è ancora speranza?

Mentre la scena si chiude con un cliffhanger, la situazione si fa ancora più complessa. Deva si trova intrappolata in un vortice di emozioni: il senso di colpa, la paura e il desiderio di proteggere suo padre la spingono a prendere decisioni difficili. Intanto, il pubblico si domanda cosa accadrà: Gulcemal riuscirà a sopravvivere? E se sì, come reagirà di fronte a quello che potrebbe essere stato un tentativo di omicidio da parte di Deva?